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ASD Shizen

GLOSSARIO

IL SALUTO (REI)

All'inizio e alla fine della lezione
Chaku Za - andare in posizione inginocchiata, gli uomini dovrebbero inginocchiarsi una gamba alla volta appoggiando prima il sinistro e poi il destro, mentre le donne dovrebbero mettere entrambe le ginocchia a terra contemporaneamente
Mokusō - Mokusō Yame: meditazione nel più profondo silenzio per consentire il raggiungimento dell'armonia e della concentrazione; uno degli elementi essenziali di questa cerimonia si esprime nell'immobilità fisica e nel silenzio, che permettono di spogliarsi delle proprie preoccupazioni e di farsi ricettivi agli insegnamenti impartiti dal maestro
Shizen ni rei: da effettuare solo nel caso di presenza sul lato d’onore di un altare Shintō, è il saluto rivolto al kami, solitamente lo spirito (o gli spiriti) protettore del dōjō, dell'altare o degli antenati, concetti chiaramente legati alla tradizione scintoista
Shōmen ni rei: il saluto allo shōmen, ossia il lato anteriore del dojo, nome alternativo a kamiza (alternativo a Shizen ni rei, quando non c'è un altare Shintō)
Sensei ni rei: il saluto al maestro
Otagai ni rei: il saluto reciproco che simboleggia l'unità ed esprime il rispetto che si deve agli altri
Kiritsu: in piedi

All'inizio della pratica a coppie (kamae, kata...)
Onegai shimasu (si pronuncia "onegai scimas"): il significato è "sono onorato di allenarmi con te"

Alla fine della pratica a coppie
Domo arigato gozaimashita (si pronuncia "domo arigatò gosaimascità"): il significato è "grazie mille per quello che hai fatto per me"

 

GUARDIE [KAMAE]  

Seigan (no kamae) 

Migi gedan (no kamae) 

Hidari gedan (no kamae) 

Chudan (no kamae)

Migi jodan (no kamae) 

(Hidari) jodan (no kamae) 

In no kamae 

O gasumi 

Te ura gasumi 

Ko gasumi 

Sha no kamae 

Shin no kamae 

(Tachi no) tori 

Waki tori 

Suwari (migi) gedan (no kamae) 

(Suwari no) tori 

Ten no Kamae: nella naginata

 

COLPI E TAGLI [UCHI - GIRI]

Maki uchi

Kote age

Kesa giri (袈裟斬り): diagonale dalla spalla all'anca opposta, generalmente da destra a sinistra

Sho men (uchi)

Yoko men (uchi)

Do (uchi)

Sune (uchi)

Kiri age (切上): detto anche Gyaku-kesa (逆袈裟) è il taglio contrario di kesa giri, dal basso verso l'alto in diagonale

 

ALTRO

Hajime (始め): cominciare

Yame (止め): terminare, fermarsi

Mae (前): avanzare, avanti

Ushiro (後ろ): indietreggiare, indietro

Migi (右): destra

Hidari (左): sinistra

Gedan: basso

Chudan: altezza media

Jodan: alto

Irimi: entrare

Osae

Yamame guri:

Ten-no:

Ashi: piede

Kaiten: rotazione del corpo di 180°

Kata: spalla

Kesa: stola che contraddistingue i monaci buddisti

Kiai: unione del Ki, esplosione di energia espressa con un grido che nasce dalla contrazione del diaframma

Kihon: fondamentale

Kime: manifestazione del KI

Ko: piccolo

Ko-budo: il Budo antico. Comprendeva il correre il cavalcare,il nuotare,il maneggio della spada,il tiro con l'arco,l'alabarda,la lancia,e il combattere a mani nude.

Ko dachi: piccola spada

Koshi: anche

Kote: polso

Kuzure: variazione,variante

 

NUMERAZIONE

Ichi (一 o 初): uno

Ni (二 o 弐): due

San (三 o 参): tre

Shi oppure yon (四): quattro

Go (五): cinque

Roku (六): sei

Shichi oppure nana (七): sette

Hachi (八): otto

Ku oppure kyu (九): nove

Ju (十): dieci

 

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